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Le prestazioni in atterraggio dell'aereo
I dati della precedente Tabella si riferiscono ad avvicinamenti standard, assistiti dal motore e seguiti da atterraggi su di una pista compatta ed asciutta. Tutti i velivoli menzionati, o per estensione tutti gli altri aerei, possono essere portati a terra con una corsa al suolo decisamente più breve, utilizzando la tecnica corretta. L'accuratezza dei manuali di volo varia notevolmente, non solo da un produttore all'altro, ma anche tra aerei diversi dello stesso produttore. Ad esempio, la sezione "Prestazioni" di questi manuali fornisce le distanze d'atterraggio in uno dei modi seguenti:
a) grafici che mostrano le distanze d'atterraggio oltre un ostacolo di 15 metri con compensazioni per il peso dell'aereo, condizioni di vento, altitudine dell'aeroporto, temperatura ed, in alcuni casi, pendenza della pista;
b) come sopra, ma con l'aggiunta della corsa d'atterraggio al suolo;
c) tabelle o dati incolonnati relativi a temperature diverse (da 0°C a 40°C), indicanti la corsa al suolo seguita dalla distanza d'atterraggio oltre un ostacolo di 15 metri, riferite ad altitudini dal livello del mare a 2400 m, ad intervalli di 300 m. Per i monomotori i dati sono solo riferiti al il pieno carico, mentre per i plurimotori vi sono quadri differenti a seconda del peso imbarcato.
Di solito, ma non sempre, le indicazioni sono relative a normali atterraggi assistiti dal motore, sebbene alcuni manuali forniscono anche distanze ottenibili con tecniche da pista corta. Come ho già detto, non c'è alcuna uniformità tra i manuali e questo certo non aiuta a reperire i dati che vi servono per infilare il vostro aereo in quella minuscola striscia d'erba.
In assenza di informazioni specifiche sulle prestazioni su pista corta del vostro aereo, scrivete ai produttori, dite loro che il manulale è incompleto e chiedete la tabella delle distanze d'atterraggio utilizzando la tecnica da pista corta (ndt. Questo si riferisce ovviamente solo ai velivoli certificati). Nel caso non improbabile che simili prove non siano mai eseguite durante il programma di certificazione, dovrete provvedere voi stessi. Approfittate di un vento leggero od assente, eseguite l'avvicinamento alla velocità prevista per le piste corte (che dovrebbe essere a sua volta indicata sul manuale), sorvolate la soglia ad un'altezza di circa 15 metri, atterrate, fermatevi con una frenata decisa ma non brusca e misurate la distanza impiegata. Prendetene nota, così come della velocità del vento al momento e, per tenervi dalla parte della ragione, fate tutto questo con l'areo prossimo al pieno carico. Ancora meglio se riuscite a ripetere il test in condizioni di vento differente, poiché potrete così costruirvi una tabella delle distanze d'atterraggio in funzione della velocità del vento.
Altri fattori che influiscono sulla distanza d'atterraggio
Se, in assenza di dati publlicati, è vostro compito compilare la tabella di cui sopra, di seguito sono indicate alcune correzioni empiriche da applicare, tenendo conto degli altri fattori che possono influire sulla distanza d'atterraggio. Sono grandezze approssimate, ma estratte da manuali di volo di aerei che vanno dal Cessna 152 al bimotore pressurizzato Golden Eagle.
Temperatura
L'analisi dei manuali rivela un aumento della distanza d'atterraggio di circa 6-12 metri per ogni 10 °C sopra la temperatura standard ISA (15 °C al livello del mare, quindi ulteriori 2°C ogni 300 metri circa). Quindi, per assicurarvi un margine di sicurezza, aggiungete 15 metri alla distanza d'atterraggio ogni 10 °C oltre la temperatura standard.
Altitudine dell'aeroporto
I manuali di volo per lo stesso gruppo di velivoli indicano un aumento da 7 a 13 metri della distanza d'atterraggio ogni 300 metri di altitudine sul livello del mare. Per motivi di sicurezza, aggiugete 15 metri per ogni 300 metri in funzione dell'altitudine dell'aeroporto.
Per fare un esempio: se durante un test al livello del mare con temperatura di 15 °C il vostro gioiello volante ha una distanza d'atterraggio di 360 metri, se vi riproponete di atterrare su un campo a 450 m con temperatura di 5 °C superiore all'ISA, la vostra distanza corretta sarà di 360 + 23 (per l'altitudine) + 8 (per la temperatura) = poco meno di 400 m.
Superficie della pista
Si potrebbe pensare che un prato offra maggiore resistenza al rotolamento rispetto ad una pista compatta. Questo è vero. Ma al giorno d'oggi i freni giocano un ruolo importante nel ridurre la corsa d'atterraggio e l'erba, soprattutto se umida, si comporta come il ghiaccio, particolarmente se le "ancore" vengono utilizzate con entusiasmo. L'esame dei manuali di una vasta gamma di velivoli rivela che per la maggior parte dei monomotori leggeri, fino al peso di un Cessna Centurion, bisogna aggiungere un 20% di distanza se si atterra su erba asciutta.