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Autogiro, una delle macchine più affascinanti che si possano immaginare.
Solca i cieli ormai da oltre settanta anni. Fu ideato da Juan De La Cierva, pilota spagnolo degli anni venti. Stanco di perdere tragicamente amici piloti in stalli fatali, decise di realizzare una macchina che non poteva stallare!
L’idea fu quella di avere un’ala rotante mantenuta in autorotazione dal vento relativo.
Questa configurazione permetteva di assicurare la portanza al velivolo in qualunque condizione di volo sia esso lento, traslato o di discesa verticale.
Nella seconda guerra mondiale l’autogiro fu impiegato a traino, come mezzo d’osservazione ed avvistamento del nemico, a bordo degli U-BOAT tedeschi.
Famosa è inoltre la sequenza di volo in uno dei tanti film di James Bond.
Passiamo ora ad analizzare un modello di autogiro costruito in Italia da
Vittorio Magni, vera e propria autorità di questo specifico settore.
Si tratta del Magni Gyro M16 Tandem Trainer.
La configurazione è del tipo biposto in tandem a doppio comando.
Realizzato pensando soprattutto all’addestramento, è una macchina molto stabile, facile da pilotare e priva di qualunque reazione improvvisa, in grado di trasmettere sicurezza anche all'allievo alla prima esperienza di volo.
Il telaio è realizzato completamente in acciaio 4130 cromoly con saldature a TIG.
Il rotore da 27 piedi in materiali compositi viene costruito direttamente dalla Magni Gyro. Sempre in compositi, con costruzione a sandwich, sono realizzati la cabina e i piani di coda.
Il peso a vuoto è di 270 Kg.
Il serbatoio, incorporato nel sedile posteriore, ha una capacità di 50 litri. Per lunghe percorrenze è possibile applicare un serbatoio supplementare di 30 litri sacrificando così il posto del passeggero.
Il montaggio e la rimozione richiedono però pochi minuti grazie ad un attacco di tipo rapido.
Caratteristica fondamentale, che accomuna tutti gli autogiri costruiti da Magni, sono i generosi piani di coda con elevata superficie del piano orizzontale.
Quest'elemento, in particolare, è indispensabile per ottenere una macchina stabile, priva di "delfinaggio" ossia di oscillazioni sull’asse trasversale e che elimina definitivamente le PIO (oscillazioni
indotte dal pilota).
La motorizzazione deriva dal nuovo Rotax 914 turbo che combinato con un elica Arplast ecoprop tripala in carbonio, appositamente realizzata per tale motore, costituisce la soluzione ideale in termini di peso, potenza e sfruttamento di questa fin dai bassi regimi.
In volo il comportamento è molto docile in qualunque situazione e
l’autogiro, per sua natura, non risente, se non in maniera estremamente
marginale, della turbolenza sia essa dinamica che termica.
In conclusione, una macchina che si adatta facilmente a tutti i tipi di
utilizzo garantendo sempre un pilotaggio divertente ed estremamente sicuro. Si può facilmente immaginare come una malaugurata emergenza si trasformi in un normale atterraggio senza nessità di grandi spazi e nessun pericolo di cappottamento.
Peso a vuoto | 261-266 Kg | Peso max decollo | 450 Kg |
Larghezza | 1800 mm | Lunghezza | 4655 mm |
Altezza | 2600 mm | Serbatoio | 50 lt |
Diametro rotore | 8230/8535 mm | Diametro elica | 1700 mm |
Velocità max | 115 mph | velocità crociera | 90 mph |
Tangenza teorica | 4000 m | Tangenza pratica | 3500 m |
Prezzo | RIVOLGERSI AL COSTRUTTORE | ||
Costruttore | MAGNI GYRO - Via Puccini 10 - 21040 BESNATE (VA) Tel. 0331 274816 FAX 0331 274817 E-mail magnigyro@logic.it WEB PAGE: www.magnigyro.com |