Così, per non battezzare il suo nuovo accrocchio volante in modo troppo comune o già sfruttato ho cominciato a sfogliare i più importanti cataloghi di mezzi volanti. Ed ecco la sorpresa. Alcuni nomi di ULM
fanno proprio sorridere.
Un ingegnere tedesco ha chiamato la sua realizzazione Spirit of Biel,
che sembra il nome di un aereo costruito apposta per un raid senza sosta
sulla rotta Oropa-Ochieppo-Oropa. Avrà avuto anche un parente piemontese?
Un altro, esaltato per il volo ultraleggero a propulsione umana ha
battezzato la sua creatura Muscolair-One. A parte il fatto che sembra
una medicina per curare la sciatica, il nome fa pensare a qualcosa
destinato a volare soltanto se si fa una fatica della madonna. Mi chiedo se ha trovato anche un collaudatore. Mah!
Infine ci sono quelli che vogliono battezzare le loro opere con il nome
della moglie o della figlia e finiscono invece per tirarsi la zappa sui piedi.
E' il caso di un simpatico americano che ha costruito un tre assi molto
particolare.
Infatti la naca motore presenta una sorta di "labbrone" destinato a
facilitare il raffreddamento del propulsore, mentre la fusoliera non ha
proprio una linea che si può definire filante. In pratica si tratta di
un aereo americano un po' cicciottello e con la bocca aperta.
Come lo ha chiamato? No, dai non è possibile. Invece si, proprio: Monica.
Alla fine ho suggerito al mio amico il nome Idefix (idea-fissa), in
omaggio al piccolo e coraggioso cagnolino di Asterix ideato dai
fumettisti francesi Goscinny e Uderzo.
Fester