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banbi

Dyn Aero MCR 01 Ban.Bi

Prova di Aviazione Sportiva

Vederlo passare in asse pista, sibilante e pulitissimo, fa impressione, se lo volete fotografare è addirittura difficile da seguire, ed è altrettanto impressionante quando si impenna in cielo e, prima di smaltire la velocità, diventa un puntino piccolo piccolo.
Così si presenta il Ban.Bi, un "biposto economico da crociera veloce" come lo definisce il costruttore.
Progettato da Michel Colomban (costruttore tra l'altro del minuscolo Cri Cri), è realizzato negli stabilimenti francesi di Dyn Aero, la società che vede impegnati Colomban e Cristophe Robin, figlio del mitico Pierre.
Il velivolo è interamente realizzato in materiale composito ed ha un'ala fantastica e minuscola, appena 6,6 metri di apertura e poco meno di 7 metri quadri di superficie (7,9 nella versione ULM che arriva così a 7,5 mq di superficie), come dire un carico alare di circa 65 kg per metro quadro! Inevitabile che con un simile carico si DEBBA andare veloci e che per far rientrare la versione ULM nei 65 km/h di velocità di stallo si sono dovute fare le acrobazie con gli ipersostentatori (soffiati e a doppia fessura).
Il velivolo è disponibile in tre versioni, ULM, Club e VLA, in kit a due stadi di avanzamento e pronto al volo, ad un costo competitivo con i velivoli veloci disponibili, costo che diventa imbattibile se le prestazioni sono l'unico punto di riferimento.
Inutile dire che studio aerodinamico e pulizia di linee sono al massimo, anche nei punti nascosti: la cappottatura motore è un piccolo capolavoro, con prese d'aria attentamente calibrate ed un sistema di paratie interno che separa i flussi freschi dall'aria calda, anche se poi ciò vuol dire una ulteriore complessità di raffreddamento, con un sistema di ventilazione elettrico ad inserimento manuale per smaltire il calore dopo il volo.
Necessaria, date le caratteristiche di volo, la presenza dell'elica a passo variabile: non si tratta del solito gadget, ma di una componente essenziale della macchina.

A bordo

Salire a bordo è facile, entrambi i piedi vanno poggiati sul bordo anteriore del sedile e quindi ci si lascia scivolare nel guscio anatomico che è perfetto (abbiamo volato senza cuscini né imbottiture, e senza il minimo problema); buona la posizione con la corta cloche tra le gambe ed un rapidissimo sistema di regolazione della pedaliera: un tirante di sblocco consente di posizionarla al meglio e quindi di bloccarla senza che si apprezzi il minimo gioco, uno di quei particolari che la dicono lunga sull'accuratezza del progetto.
Lo splendido tettuccio a goccia si blocca con due perni posteriori, mettiamo in moto ed entriamo in pista, visibilità perfetta a terra, buona manovrabilità e freni efficaci comandati da una leva centrale sulla consolle; i flap sono comandati da una vite senza fine azionata elettricamente e posta sul fianco cabina, l'unico riferimento è costituito da una serie di tacche segnate sul flap stesso e visibili dal posto di pilotaggio.

In volo

Bastano 80 hp? In questo caso avanzano e non solo in volo: concorderete che, con le tre ruote a terra ed in fase di accelerazione, l'ala e l'aerodinamica contano poco, almeno per i primi metri. Ed il Ban.Bi con la tripala Quinti Avio a passo variabile dimostra che i cavalli bastano sempre, a patto di saperli sfruttare, altro che turbo: in poche parole l'accelerazione è bruciante, un vero calcio nella schiena ed in 9 secondi facciamo la rotazione!
Subito bisogna darsi da fare con i flap, con quest'aereo non c'è molto tempo da perdere e, mentre la pista diventa piccola piccola alle nostre spalle, leggiamo 180 km/h in salita stabilizzata…
Livelliamo, motore a 4800 giri, il livello di rumore in cabina è basso ed omogeneo, le variazioni di giri non sono percepite con la stessa immediatezza cui ci hanno abituato i velivoli "lenti", e spesso ci si trova a sfiorare la manetta e viaggiare con 500 giri più del dovuto: è tutta questione di abitudine, ma all'inizio si è obbligati a frequenti controlli sulla strumentazione.
E vediamo quindi come va il "missile": innanzitutto è un aereo stabile, ma immediato nelle risposte, con la precisione millimetrica che potete trovare su di un Pitts Special, e con un rateo di rollio impressionante, fra i più elevati in assoluto.
La normale condotta di volo richiede dunque input millimetrici sulla cloche per entrare in virata, pedale assolutamente inutile, riallineamento rapidissimo con il velivolo che si blocca immediatamente in livellato come centralizzate i comandi, insomma entusiasmante.
E la velocità? In livellato una buona crociera economica si fa a 260 km/h con un consumo di 9 litri/ora, praticamente dare manetta serve solo se volete togliervi lo sfizio di vedere l'anemometro sui fatidici 300 km/h, perché già in crociera "economica" andate dovunque volete in metà del tempo che ritenete necessario, tagliando a fette la turbolenza ed ignorando il vento frontale anche su lunghe tratte.
L'avvicinamento e l'atterraggio richiedono sicuramente una certa attenzione: in finale l'autorità dei flaperoni è buona anche a velocità "ridotta", ed il contatto avviene ad una velocità inevitabilmente superiore alla media dei velivoli leggeri, sta di fatto che le piste di 200 metri qui non bastano più (il Ban.Bi dopo aver toccato si ferma in circa 250 metri lavorando come si deve con i freni).

L'importanza dell'elica

Abbiamo provato il Ban.Bi inizialmente con la tripala Arplast priva di controllo automatico del passo, che obbligava a numerosi interventi del pilota per regolare il passo, con prestazioni molto buone nella gamma di velocità basse e medie, ed un ottimo spunto in decollo.
Ma la vera svolta è segnata dall'adozione della Quinti Avio con il sistema di controllo automatico del passo, la cui mappatura viene preimpostata in base alle caratteristiche del velivolo, e messa a punto dopo una serie di rilievi in volo estremamente accurata.
Il pilota a questo punto non deve far null'altro che impostare la manetta ed è certo di avere in ogni istante il passo ottimale per una data situazione di volo. Così in decollo la progressione è potente e dolce al tempo stesso, via i flap e salita iniziale a 160 km/h, aggiustamento del passo sino ai 180 km/h senza la minima vibrazione o ciclica, per divertirsi poi in crociera con una velocità strepitosa: 270 km/h con 4800 giri e 24 di MAP.
Aumentando la MAP a 25 la velocità sale sino a 280 km/h.
L'elica funziona in maniera impeccabile e si dimostra adattissima alle alte velocità, in particolare in tutti i transitori non esistono vibrazioni percettibili, a differenza dell'Arplast.
La centralina di controllo automatico fornisce risultati eccellenti: crociera a 270 km/h con 4800 giri e 25 di MAP, crociera economica a 4500 giri con 22 di MAP, ed punta incredibile di 300 km/h a 5000 giri e 27 di MAP.
Il valore limite preimpostato di MAP è di 29", quindi c'è ancora motore da dare, ma la VNE è vicina, l'efficienza dell'elica alle alte velocità è comunque fuori di dubbio.

Non è per tutti

Abbiamo in programma una visita in Francia per provare il nuovo quattro posti e la versione ULM con ala allungata, winglets rivolte verso il basso ed un sistema di flaperoni che porta a 63 km/h la velocità di stallo, comunque il Ban.Bi non è per tutti: richiede una buona mano e la capacità di gestire parametri che sono propri di velivoli di classe superiore; chi ha la necessaria umiltà per avvicinarsi ad una simile meraviglia sarà ripagato con prestazioni globali e con una prontezza di risposta che, al momento, sono un punto di riferimento.
E proprio nell'ottica delle prestazioni dobbiamo confermare che il prezzo è in assoluto competitivo con gli stessi ULM evoluti, ma semplicemente imparagonabile con quello di velivoli convenzionali di pari prestazioni.

Scheda Tecnica

  • Apertura alare m 6,63
  • Lunghezza m 5,43
  • Larghezza cabina m 1,10
  • Peso a vuoto kg 230
  • Capacità serbatoio l 88
  • Velocità di crociera 75% km/h 290
  • Velocità massima livellato km/h 305
  • Velocità di manovra km/h 225
  • VNE km/h 320
  • Velocità di stallo VLA 83 km/h
  • Velocità di stallo ULM 63 km/h
  • Rateo di salita m/s 7,6
  • Autonomia oraria max h 11
Per informazioni: Aerodream - www.aerodream.net/

Provati in Volo